ISCF e Blog. Ora si fa sul serio.


Prima di enunciare alcune cose fondamentali, ho un dovere e un piacere. Quello di ringraziare Roberto Messora, he knows why. Con Roberto, a volte, su argomenti calcistici e non, ho avuto scontri non leggeri; probabilmente abbiamo su tante e tante cose delle visioni diametralmente opposte. Non significa niente. E ora si passa al dunque.

Chi, dalla rete, si imbatta in questo blog senza sapere nulla né di newsgroups né di Usenet e dintorni, non può sapere cosa sia it.sport.calcio.fiorentina (ISCF). Eppure questo gruppo telematico esiste da dieci anni e rotti. Ben da prima di tanti portaloni, sitacchioni e craniate pennaiolistiche che ora vanno per la maggiore. Defilati, pochi, non “professionisti” ma neppure “opinionisti” allo sbaraglio. Semplicemente e orgogliosamente tifosi. Di quelli che, in dieci anni, ne hanno viste di tutte. Si cominciò con la Fiorentina di Trapattoni che accarezzava il terzo scudetto, si è passati attraverso il terribile 2002 del fallimento e siamo approdati a Della Valle, a Corvino, a Prandelli.

Essendo un gruppo ristretto in un angolo della Rete mai troppo frequentato (una “nicchia”, come si suol dire), abbiamo probabilmente sviluppato un modus del tutto particolare. Proveniamo con tutta probabilità da un'epoca in cui Internet non era ancora un fenomeno di massa, con tutto quel che ne consegue. Ci siamo incontrati su un terreno comune, quello del tifo (sfegatato) per una data squadra di calcio; ma ognuno con la propria vita, la propria storia, la propria formazione umana e culturale (in generale, e lo dico senza ombra di snobismo o elitarismo, elevata). Al contempo, siamo dei signori Nessuno. Non abbiamo nessuna notorietà o visibilità. Siamo stati mossi dalla passione per la Fiorentina, senza secondi fini. Nessuno di noi ha costruito patrimoni e/o fortune politicanti sul calcio. Siamo e vogliamo restare dei semplici tifosi; ma dei tifosi dotati di un cervello e di una coscienza.

It.sport.calcio.fiorentina è sempre stato e deve restare uno spazio libero, non “moderato”, aperto a tutti. Anche a un discreto numero di imbecilli in malafede, che del resto sono sempre stati neutralizzati in vari modi. Non è una cosa facilmente spiegabile; la si acquisisce con l'esperienza quotidiana. Da qui l'impressione che questo sia uno spazio “elitario”, chiuso, arroccato, dove un gruppetto storico di persone la fa da padrone. Niente di più errato. Se qualcuno ha intenzione di portare avanti le proprie idee, si armi della propria forza e delle proprie convinzioni e faccia vedere che cosa sa fare. Però deve essere in gamba sul serio.

Ad un certo punto, stanchi di un certo clima che negli ultimi tempi aleggia attorno ad una Fiorentina, quella dei Della Valle, che, -si diceva- ci aveva fatto riguadagnare l'orgoglio di essere Viola dopo una stagione folle e distruttiva come quella del Dr. Cotonato Marini de' Zafferanis, abbiamo desiderato uscire un po' dal guscio, an sich caldo e protettivo, del newsgroup. Per ora in forma di blog. Non è un caso. I grandi portali, in primis fiorentina.it, e le redazioni dei giornali cittadini, non ci piacciono. Non ci piacciono e conducono un gioco che ogni giorno si fa sempre più ambiguo. I loro forum si sono trasformati in una specie di fastidioso e stupido Twitter dove anonimi su anonimi si fanno portatori istigati di un graduale annientamento di una società che, negli ultimi anni, ci ha permesso di tornare a dei livelli di eccellenza.

Non siamo dei proni lodatori di Della Valle e della sua società. Siamo soltanto persone e tifosi che, come detto, hanno una memoria e che intendono esercitarla. Proprio perché abbiamo vissuto dei momenti che nessun tifoso Viola aveva mai vissuto prima, in primis quello della pura e semplice scomparsa della propria squadra. Abbiamo vissuto un anno dove la Fiorentina eravamo davvero soltanto noi, perché non esisteva più neanche il suo nome. Si parlava di “Fiorentina” solo perché volevamo che questo nome continuasse ad esistere. Ora siamo a giocarci la Champions' League. Tutto questo ce lo abbiamo sotto gli occhi, ed è per questo che nessuno può chiederci non solo di non avere immutata fiducia in Della Valle e nelle persone che lui ha portato a gestire la società, ma anche di respingere ogni tentativo, palese o subdolo, di minare questa fiducia per motivi che non ci piacciono punto, e che spesso e volentieri hanno a che fare poco con il calcio.

Come Della Valle sia arrivato a Firenze lo sanno tutti. Tutti sanno come addirittura sia stato accusato di essere “comunista”, tanto per usare un gergo caro a questo ridicolo paese di Papi & Noemi. Certo è che viene molto da pensare, quando a giro si vedono sui muri le scritte anti-Della Valle redatte con un inconfondibile font che riporta ai boiachimmolla, alle forzenuove e chi vorrebbe -in generale- che la Fiorentina rientrasse in un sistema che manda in consiglio comunale oziosi parolai da barrino che hanno avuto solo la fortuna di avere gli agganci giusti per inserirsi in un certo sottobosco tanto parassitario quanto redditizio. A tutto questo è necessario opporsi. Dire Basta. In modo chiaro e inconfondibile. E qualcuno deve pur cominciare.

Cominciamo noi di ISCF. Pochi, scalzi e gnudi. Senza nessuna visibilità. Con un blogghino insignificante che riporta quanto scritto in un ancor più insignificante newsgroup. Il 99% delle persone, ora come ora, neppure sa che cosa sia un newsgroup. Andiamo alla guerra senza che gli “avversari” sappiano nemmeno che la guerra sia stata dichiarata; non c'è male. Però guerra è, e senza quartiere. Non vogliamo che la Fiorentina migliore che abbiamo avuto negli ultimi vent'anni sia distrutta, e distrutta in nome del niente. Non vogliamo che il potere mediatico la abbia vinta su una passione e su un sogno. Il bello è proprio che, tra le motivazioni addotte da questi damerini, ci sia proprio la presupposta “assenza di sogni” della gestione Della Valle. Che non ci siano più “presidenti-tifosi”, che non ci siano più “ciliegine”, che si badi ad una gestione oculata e sana e non ad una piazza che il 18 aprile 2002 manifestava (in 35.000) contro Cecchi Gori e che ora torna a rimpiangerlo.

Attorno alla Fiorentina attuale c'è aria mefitica. Per un periodo siamo stati increduli che ci potesse essere. Poi la abbiamo constatata. Bene. Cerchiamo di aprire uno spiraglio di aria fresca. È possibile che sia tutto inutile. Non abbiamo nessun mezzo. Non ci guadagniamo niente. Della Valle non sa nemmeno che esistiamo. Vogliamo soltanto che questa società e questa squadra che rappresenta una parte non indifferente della nostra vita continui ad esistere in questo modo che non soltanto ci piace, ma che riteniamo attualmente l'unico possibile. E se qualcuno la pensa diversamente, non si limiti a berciare idiozie scritte sgrammaticatamente, in tutte maiuscole e con le odiose abbreviazioni da SMS sui forum dei portaloni, ma venga qui e si misuri con noi. Indichi delle possibili alternative, possibili e reali. Formuli un suo progetto, invece di sparare battutine stantie. Dia dimostrazione di pensiero. Con questi presupposti, tutti sono i benvenuti. In loro assenza, invece, qui non ci saranno sconti ma risposte. Qui non c'è una “redazione” che accumula comode cretinate senza costrutto. Qui non c'è il krante ciornalista, ma gente che, all'occorrenza, non si preoccupa affatto di fare un discreto culo persino a lui. Presuntuosi? No, realisti. Non abbiamo mezzi economici, ma nelle nostre teste circolano ancora pericolosi neuroni di intelligenza e di indipendenza. Pericolosissimi. E tutti sono avvertiti. Forza Viola eternamente.


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