La conferenza stampa di Corvino


POST CONFERENZA STAMPA di Sauroviola

Bene, se ancora non si fosse capito, la dirigenza è amareggiata. D'altronde non potrebbe essere altrimenti.

Dopo aver preso una squadra (che squadra non era, c'era solo un nome) in C2, aver tirato fuori quasi 20 Milioni l'anno per 6 anni, aver raggiunto traguardi (sportivi ed economico-societari) mai raggiunti da quella società calcistica, aver portato alla ribalta un fenomeno, quello appunto della Viola-fenice che risorge ed in soli 3-4 anni torna in CL, aver subito le ritorsioni del potentato del calcio superandole con la forza della gestione oculata e con la saggezza di chi si siede sul fiume e guarda passare i cadaveri dei propri nemici.

Dopo aver chiesto sostegno all'imprenditoria fiorentina ricevendone sberle mediatiche. Dopo aver presentato un piano di investimento come quello della cittadella, dicendo a chiare lettere che era l'unica soluzione per poter ambire a colmare il gap con le 3-4 cosiddette grandi. Dopo che tutta la Firenze che conta (almeno mediaticamente) ha ignorato tali messaggi, arrivando a dire che la cittadella non c'entra niente col mercato dei giocatori.
Dopo tutto questo, è secondo me normale che uno si rompa i coglioni.

Detto ciò, questa storia, sia che arrivi al capolinea, sia che continui, magari aiutata in ciò da ripensamenti da parte dei media per quanto attiene al loro atteggiamento, mi porta ad esternare alcune considerazioni.

Non era mai successo (neanche al tempo delle sette sorelle) che una società così forte e così ben gestita vestisse i colori della mia squadra. Parlo del calcio che ho visto, dagli anni 70 in poi. Anni in cui c'è sempre stato il dominio (non sportivo, ma mediatico e politico) delle strisciate, a cui si sono aggiunte negli ultimi decenni le romane.

Storicamente abbiamo sempre dovuto combattere contro i poteri forti. Le dirigenze che han gestito la viola, si son dovute sempre scontrare contro la logica della lobby italiana del calcio, che impedisce di fatto partenze alla pari. Di questo siamo stati sempre consapevoli, ed anche, ammettiamolo, un po' orgogliosi. In tempi passati, e con altre società (brevissimo interregno dei primi 4 o 5 anni pontelliani a parte - quando ci s'aveva Allodi o quando si compravan fior di campioni anche rotti ma su cui si sapeva investire bene), sapevamo che la Fiorentina, per vincere, avrebbe dovuto far di più e meglio di altre squadre che partivano con 10-12 punti in più garantiti dalla compiacenza del palazzo. Anche con questa società siamo ben consapevoli di ciò, ma per 4 anni ci han dimostrato che sognare è possibile, attraverso la programmazione, la serietà, l'oculatezza e la scaltrezza di un grande DS.

Ebbene, che ci riamane adesso? La Fiorentina ovviamente, compresa la sua ottima società, la diregenza ed uno splendido ed umanissimo allenatore. Non è ancora successo niente. I DV, pur delusi, rimangono (anche perché s'è bella e che venduta una società così salda economicamente). Il Corvo, pur incazzato e amareggiato da critiche (a volte giuste, più spesso ingiuste) continuerà a "lavorare facendo il suo mestiere". Prandelli, che forse è anche contento di gestire una rosa di 21-22 giocatori finalmente coesi e vogliosi di seguire le sue indicazioni, rimarrà e sarà (almeno per quest'anno) ancora convinto di poter vincere o quanto meno di giocarsela bene (e ci ha ampiamente dimostrato che le sue convinzioni non sono poi troppo sbagliate).

A me però da tutto ciò che è successo quest'estate rimarrà una amara convinzione. Firenze per vincere non deve superare solo i poteri forti di strisciate e romane. Non deve solo fare 10-12 punti in più per arrivare a pari con alcune squadre, ma deve vincere anche contro se stessa, e forse quella sfida non sono in grado di affrontarla neanche i DV, Corvino e Prandelli.

Nella foto: Annibale Carracci, "Polifemo", Roma, Palazzo Farnese.


Anche noi raccogliamo firme: sì, per chiudervi.

Raccogliamo anche noi firme, senza bannerini e pubblicità.

Bisogna dare un freno al signor Prizio. Tanto per essere chiari, e subito. Stopparlo prima che sia troppo tardi. Questo qui non fa il tifo per la Fiorentina. Fa il tifo, esclusivamente, per "fiorentina.it". Non è nemmeno più il caso di chiedersi (visto che chiederglielo direttamente comporta o una censura, o insulti che basterebbero e avanzerebbero per segnalarlo all'albo dei giornalisti) chi accidente si creda di essere; oramai è al delirio puro.

Pone scadenze. Fa i conti in tasca. Raccoglie le firme. Smuove il "popolo". Un demagogo della peggiore specie che, come tutti i demagoghi, sa innestare bene il casino basandosi sull'ignoranza e sull'incompetenza, forte di una sorta di "casta" di cialtroni suoi pari, autoreferenziali, sempre pronti a incensarsi a vicenda. Tira i sassi e blandisce, fa e disfa, dà definizioni e patenti di "ingenuità", fa "domande" che però si guarda bene dal porre direttamente agli interessati, a quattr'occhi. Dev'essere fermato.

Non soltanto dai tifosi Viola che ancora hanno una testa sulle spalle e non si abbassano a fare gli "striscionisti" di una ridicola fronda. Dev'essere fermato in primis dai Della Valle. Non è bastato che Corvino, giustamente, riferendosi a lui e ai suoi compagni di merende, abbia tirato in ballo l' "estorsione mediatica"; eppure sono parole chiarissime. Parole che il "democratico" Prizio non ha però minimamente riportato sul suo sito. Un organo di "informazione" che si comporta così per mano del suo direttore, libera da qualsiasi remora per richiederne l'eliminazione.

Campa, e campano, alle spalle della Fiorentina. Parassiti. Si permettono di avere introiti, pubblicitari e di altro tipo, sfruttando il nome e le vicende della Fiorentina. Poi lo chiamano "diritto di critica". Invocano la "libertà di stampa e di espressione". Se c'è una critica da fare ai Della Valle, è quella di essere troppo signori. Intanto, con una situazione societaria e sportiva che dovrebbe autorizzare soltanto fiducia e maggiori speranze, si prende a pretesto un "mercato" per scatenare un'aggressione mediatica mai vista nei confronti della Società. Nemmeno ai tempi di Cecchi Gori. Senza attendere i risultati. Anzi, scatenandola proprio all'inizio di una stagione che già sta riservando i primi successi.

Le domande, serie, da porsi, sarebbero altri. Ad esempio, chi ci sia veramente dietro tutto questo. Chi muova veramente i fili. E questo, no, non è "complottismo". Che cosa sia il potere mediatico lo si vede tutti i giorni. E non mi si venga a dire di dare scarsa importanza a queste cose. Questa, sì, sarebbe ingenuità. Un'ingenuità che costerebbe caro.

Deve essere fermato. Stoppato. Bloccato. Qui si raccolgono le firme per la chiusura di "fiorentina".it. Non solo non è il "sito dei tifosi viola", ma è un sito che danneggia la Fiorentina, il morale della squadra e della tifoseria, e la verità. Basta coi demagoghi da barilotto. Chiuderlo, e chiuderlo subito.

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"FIORENTINA".IT DEVE CHIUDERE. BASTA CON I PARASSITI.

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